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Qualche giorno fa ci ha lasciati l’amico e il fratello Bruno Rossi.

Bruno ha rappresentato un riferimento per lo scoutismo veronese e non solo. Responsabile per l’AGESCI della zona di Verona dopo l’unificazione delle associazioni ASCI e AGI, ha saputo guidare la nascita di questa nuova associazione con delicatezza e dedizione, ricoprendo negli anni vari importanti incarichi sia a Verona che in regione.
Bruno è sempre stato un punto di riferimento, tanto da non essere mai da meno di fronte alle richieste di ricoprire ruoli sempre diversi, in diversi momenti della sua vita. Persino a 70 anni ha accettato di essere il responsabile di una delle tre zone Agesci di Verona.
Più tardi ha perseguito nella sua testimonianza del vero senso di partecipazione, entrando a far parte del Movimento Adulti Scout Masci, convinto dell’importanza del continuare a fare la propria parte, anche quando l’età, il lavoro o altre circostanze impediscono di fare attività con i ragazzi.

 

Ispirato costantemente dalle figure di Baden Powell e Mario Mazza, e condotto per tutta la sua vita da una grande fede in Dio continuamente rinnovata e vissuta in comunione con la moglie Franca, Bruno è stato ispiratore e fautore di infinite iniziative, sempre rivolte ai ragazzi.
In un periodo storico in cui era difficile trovare luoghi per le attività dei gruppi scout, ha investito tempo e dedizione nelle nuove basi scout di San Bortolo e Pradasacco, oggi come allora punti di riferimento.
Uomo serio, tenace ed affidabile, è stato proprio lui la persona individuata come garante per assicurare ai finanziatori della ristrutturazione della Base Scout Mario Mazza di Villa Buri che l’investimento sarebbe stato in buone mani.
Sempre presente anche all’interno dell’associazione Villa Buri, come volontario, sostenitore e anche membro del collegio dei sindaci, ha portato la sua solarità e il suo impegno in ogni luogo che abbia toccato.

 

Ci sarebbero tante cose da raccontare su Bruno, non solo su ciò che ha fatto ma soprattutto su ciò che è stato per tutti coloro che lo hanno conosciuto o anche solo incontrato. Era un uomo leale ai principi della condivisione, dell’amicizia e dell’altruismo, sempre disponibile all’ascolto, amante della natura. Passioni che lo hanno portato anche a fondare, negli anni ‘70 con altri amici, il gruppo Rosengarten, che ha permesso a molti giovani di conoscere la montagna e creare amicizie durature nel tempo.
Era un uomo presente ai bisogni degli altri e sempre carico di entusiasmo.

 

Ciao, Bruno! Prezioso amico, uomo mite, capo scout generoso e speciale.