Il 5 giugno ricorre la Giornata Mondiale dell’Ambiente e il tema del 2025 è la riduzione dell’inquinamento causato dall’uso della plastica.
Che impatto ha la plastica sull’ambiente?
La plastica è uno dei problemi ambientali più urgenti, con un accumulo globale che danneggia ecosistemi, fauna e salute umana.
Derivante da risorse non rinnovabili, come petrolio e gas, la plastica contribuisce significativamente al cambiamento climatico. Le microplastiche uccidono ogni anno migliaia di animali marini e l’accumulo di plastica oceanica, come il Grande Ingorgo di plastica del Pacifico, è allarmante.
Ecco alcune alternative alla plastica:
Oggi esistono molte alternative sostenibili alla plastica tradizionale. Tra le più comuni ci sono carta e cartone, ideali per imballaggi e facilmente riciclabili.
L’acciaio inox è una scelta durevole per contenitori e posate riutilizzabili.
La cera d’api, naturale e modellabile, sostituisce la pellicola per alimenti.
Nel tessile si valorizzano fibre naturali come cotone, lino e canapa.
Tra le innovazioni, spiccano una plastica biodegradabile ottenuta dalle piume di pollo e il legno liquido, derivato dalla lignina, già usato per oggetti e giocattoli.
Anche il vetro rappresenta una valida opzione, soprattutto per contenere cibi e bevande, poiché è completamente riciclabile e non altera il gusto dei prodotti.
Per usi flessibili e duraturi, il silicone si rivela un’ottima alternativa: lo troviamo in sacchetti per la conservazione degli alimenti, stampi da forno e persino biberon.
Infine, nuove bioplastiche come il PHA, prodotte da microrganismi, si degradano naturalmente nell’ambiente e sono sempre più utilizzate per imballaggi, posate monouso e prodotti medicali. Tra le bioplastiche, una delle più note è quella ottenuta da miscele di amido, come il PLA, utilizzato per sacchetti compostabili, stoviglie monouso e capsule per caffè.
Cosa possiamo fare per ridurre la plastica?
Il tema della giornata sottolinea l’urgenza di affrontare l’inquinamento da plastica, un problema ambientale che riguarda tutti i paesi e richiede un’azione collettiva per proteggere la salute degli ecosistemi e delle persone. Ci sono tante cose che tutt3 noi possiamo fare per ridurre l’utilizzo della plastica, ad esempio:
- acquistare cibi non confezionati in plastica,
- ridurre l’uso di bottiglie di plastica,
- usare contenitori riutilizzabili o, se necessario, scegliere cannucce, bicchieri e piatti usa e getta compostabili,
- usare borse della spesa riutilizzabili,
- utilizzare detersivi sfusi,
- scegliere abbigliamento sostenibile.
Ogni piccolo gesto conta. Ridurre l’uso della plastica non significa rinunciare alla comodità, ma ripensare alle nostre abitudini con più consapevolezza e sensibilizzare chi ci è vicino a compiere le stesse azioni semplici ma efficaci.
Fonti:
“L’impatto ambientale della plastica e i suoi effetti” su duegradi.eu
“Plastica mondiale, filiera fuori controllo” su ilmanifesto.it